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I rischi psicosociali e il benessere organizzativo

A Cura del Dott. Luigi Casiraghi


Oggi, con l’aumento della consapevolezza ambientale e sociale, ha avuto grande impulso il concetto di responsabilità delle organizzazioni, al di là degli aspetti puramente legali o legati al profitto. Se vogliono aver successo, le imprese devono ora confrontarsi con la responsabilità verso le persone, il pianeta e il profitto (le cosiddette ‘3P’) (Commissione Europea, 2001). La Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) è ‘il concetto per cui le aziende integrano, su base volontaria, nelle loro attività commerciali, preoccupazioni sociali ed ambientali e l’interazione con tutti i propri stakeholders (Commissione Europea, 2001). La RSI concerne anche l’etica del lavoro, i valori fondanti ed una cultura d’impresa che promuova comportamenti responsabili. La dimensione sociale della RSI è rilevante sia sul fronte della responsabilità sociale esterna delle aziende verso la propria comunità, la società e il pianeta, ma anche su quello della responsabilità interna, verso le proprie forze lavorative. Ciò comprende pratiche di responsabilità sociale verso i lavoratori in relazione alla sicurezza e salute, alle pari opportunità di accesso al lavoro, alle condizioni di lavoro, agli investimenti sul capitale umano, alla gestione dei cambiamenti industriali e al controllo finanziario.                                   
Aspetti chiave della gestione
dei rischi psicosociali
Assicurarsi che sia riconosciuta
l’importanza strategica della gestione
del rischio psicosociale

La gestione del rischio psicosociale ha rilevanza strategica, perciò deve avere un elevato supporto da parte del top management. Un primo passo è quello di riconoscere che può esserci un valore strategico aggiunto quando la gestione dei rischi psicosociali contribuisce alla realizzazione degli obiettivi strategici dell’impresa, ad es. per diventare un imprenditore di qualità o per creare una cultura aziendale innovativa.

Integrare le tematiche psicosociali
 in strategie, piani e processi
per lo sviluppo organizzativo

Quando gli obiettivi dello sviluppo organizzativo sono chiari, è possibile valutare quali necessità in termini di organizzazione lavorativa, processi lavorativi, assunzione di personale, nuove competenze (che occorre siano sviluppate), ambiente lavorativo, ecc. siano essenziali per il loro raggiungimento. I temi psicosociali possono essere inclusi dall’inizio nella progettazione dei processi lavorativi e nel momento decisionale. Ciò porterà ad una più efficace prevenzione e darà valore strategico aggiunto all’impresa.
Organizzare un buon bilanciamento tra i processi di implementazione del sistema, internalizzazione dei valori ed apprendimento organizzativo
La gestione delle tematiche psicosociali e dei rischi richiede la pianificazione sistematica delle attività. Queste attività possono e devono essere integrate nel sistema di gestione dell’azienda come gestione generale dei rischi, ad es. attraverso l’integrazione nel sistema di gestione della salute e della sicurezza, o nel ciclo di pianificazione o controllo, o in altre procedure esistenti. La gestione delle tematiche psicosociali e dei rischi riguarda anche l’etica e i valori, il fare la cosa giusta, quale ad es. creare consapevolezza, promuovere un comportamento responsabile e stimolare la consultazione. Quale parte della loro politica di RSI le aziende possono promuovere la consapevolezza o provvedere alla formazione dei propri lavoratori sui valori collettivi e su come comportarsi nei confronti dei dilemmi etici.

Essere consapevoli dell’impatto
aziendale dei rischi psicosociali

La salute dei lavoratori influenza fortemente il profitto. Mentre la preoccupazione primaria dei lavoratori è la gestione dell’impatto delle attività aziendali sui rischi psicosociali e sulla loro salute, la preoccupazione primaria del management è spesso l’impatto dei rischi psicosociali e la salute/malattia dei lavoratori sulla produttività. E’ importante fare una considerazione complessiva di entrambi gli aspetti.

Confronto fra stakeholders tradizionali
 e non-tradizionali

Maggiore è il coinvolgimento degli stakeholders, più a lungo la gestione dei rischi psicosociali sarà e rimarrà di importanza strategica per l’azienda. Gli addetti tradizionali comprendono sindacati, organizzazioni degli imprenditori, agenzie governative, servizi per la salute lavorativa, ricercatori ed accademici. Gli addetti non-tradizionali comprendono agenzie di sicurezza sociale, assicurazioni sulla salute, famiglie/partners, ONG (Organizzazioni non-Governative), istituzioni di salute e cura, consumatori/utenti, azionisti, comunità, agenzie per l’impiego, media, attori del sistema giudiziario e consulenti del lavoro.
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