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TUTTO PESCE

A cura del Cavaliere Carlo Aguzzi Sommelier



E’ risaputo che dobbiamo alternare, nella nostra alimentazione, cibi che contengano proteine, carboidrati, Sali minerali, vitamine e grassi che non alzino il colesterolo. Il pesce, grazie anche alla sua digeribilità, potrebbe risultare ottimale. E poiché viviamo in un paese di tradizioni marinare anche in cucina il pesce diventa protagonista indiscusso, con i suoi sapori ed i suoi profumi. Ma le statistiche non fanno, di noi italiani, dei metodici mangiatori di pesce. Saranno le difficoltà nel pulirlo, oppure il prezzo non sempre conveniente, o la diffidenza che non sia sempre freschissimo…. E’ vero che il pesce surgelato ci permette di preparare pranzi gustosissimi, ma il più delle volte ci limitiamo a mangiare pesce in pizzeria , nelle trattorie o nei locali di fiducia.
Quali vini con il pesce? Innanzitutto sfatiamo il mito del vino bianco. In certi casi è meglio optare per un rosato, in altri casi, specie con pesci grassi, anche un vino rosso può risultare perfetto. Ad esempio su zuppe di pesce o brodetti il vino dovrà essere un poco maturo ed avere buona struttura. Quindi, oltre ai classici vini bianchi come il verdicchio dei castelli di Jesi o Greco di tufo, si può scegliere un Elba rosato, un Costa d’Amalfi rosato, un Negramaro o un Carignano del Sulcis rosati. Col caciucco basti pensare che l’abbinamento classico è col chianti giovane, ma sono perfetti anche il ciliegiolo, il montepulciano d’Abruzzo o la nostra bonarda pavese.
 In sintesi i vini bianchi adatti al pesce dovranno essere giovani, eventualmente frizzanti, molto freschi di acidità, di moderata alcolicità e con un bouquet fragrante di fiori e frutta fresca, come l’erbaluce di Caluso, il riesling dell’Oltrepò, il Lugana, la ribolla dei Colli orientali del friuli, il verdicchio dei castelli di Jesi, il trebbiano d’Abruzzo, la falanghina o l’alcamo bianco. Questi vini sono adatti con pesci arrosto come il calamaro, l’orata, il rombo, il dentice, la triglia.
I vini rosati devono risultare anch’essi di moderata alcolicità, abbastanza morbidi ma ricchi di aromi che ricordano la frutta fresca di bosco. Parliamo quindi del lagrein rosato, del cerasuolo d’Abruzzo, del chiaretto del garda, del bardolino rosato oppure di certi vini rosati toscani o siciliani. Saranno perfetti con zuppe di pesce o con sugo di pomodoro. Infine i vini rossi. Si possono utilizzare in accostamento al caciucco o con pesci arrosto, fritti o alla brace,  come calamaretti, palombo, seppioline, triglie. Dovranno essere comunque vini rossi di medio corpo, poco tannici, con moderata acidità ed alcolicità come il pinot nero dell’Alto Adige, il marzemino del trentino, la bonarda dell’Oltrepò pavese, il sangiovese o il chianti delle colline pisane
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