A cura di Marta Giorgi
Il film tanto atteso e chiacchierato non è stato forse all’altezza delle aspettative…
Il film di Woody Allen “To Rome with love”, uscito nelle sale cinematografiche il 20 aprile, vuole mostrarci alcuni scorci di situazioni all’italiana e per farlo racconta quattro macrovicende che si svolgono in parallelo tra le vie di Roma. Abbiamo Hayley, una giovane americana, che, in vacanza nella capitale, conosce l’italiano Michelangelo e s’innamora di lui; i due decidono di sposarsi, così avviene l’incontro tra le due famiglie, caratterizzato da una serie di gaffe e colpi di scena. In particolare, il padre di Hayley, regista d’opera in pensione, scopre casualmente il grande talento artistico del consuocero e lo incoraggia a sfruttarlo al massimo. È poi raccontata la vicenda di Jack e Sally, una coppia di studenti americani a Roma, che accolgono Monica, la migliore amica di lei, ospite per qualche giorno e con la fama di grande seduttrice; riuscirà a far perdere la testa anche a Jack, proprio come teme Sally?! John, un famoso architetto, rivede nel ragazzo se stesso da giovane e cerca di metterlo in guardia affinchè non commetta i suoi stessi errori. Arrivano a Roma anche due giovani sposini di Pordenone, i quali, piombati nella frenetica realtà della capitale, vivono una giornata davvero movimentata ed all’insegna degli imprevisti e dei colpi di scena. Infine, abbiamo Leopoldo Pisanello, un impiegato come tanti che, un giorno qualsiasi, si ritrova inaspettatamente ad essere considerato una celebrità ed a fare i conti con paparazzi e serate di gala; si tratterà però di una “fama effimera”, rapida tanto nel piombare nella vita di Leopoldo quanto nel dissolversi. Insomma, queste quattro macrostorie costituiscono il nucleo centrale del film e mostrano quattro situazioni all’italiana. Gli attori sono, chi più e chi meno, in gamba e Roma è sempre un’ambientazione bellissima, ma lo scavo psicologico dei personaggi è veramente scarso e vicende e protagonisti sono ridotti a stereotipi e banalizzati un po’. Il film nel complesso è senz’altro carino e piacevole, ma considerata la presenza di grandi volti come quello del nostro Roberto Benigni e di un regista ed attore del calibro di Woody Allen ci saremmo forse aspettati qualcosa di più.