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Immobili: Lieve contrazione dei prezzi


Aumentano le formule “rent-to-buy”, locare un immobile per acquistarlo in futuro


Il 2012 vedrà una leggera contrazione dei prezzi nel mercato immobiliare italiano. Nelle grandi città il calo si attesterà tra 0 e -2%, nell’hinterland invece le previsioni potranno essere un po’ più negative.
Considerando che nel 2011 la diminuzione si è attestata intorno al -4,7%, con un -3,4% nel secondo semestre, e  raffrontandoli con  i dati previsionali  del 2012 verrebbe da pensare che per quest’ anno ci si aspetta una minima seppur lieve ripresa del comparto immobiliare.
Tra le cause che potranno condizionare ed influenzare negativamente  il trend immobiliare c’è sicuramente la difficoltà di accesso al credito dei potenziali acquirenti, anche se gli stessi dimostrano di avere i requisiti richiesti per l’ ottenimento del finanziamento. Nel caso in cui poi, tutti i requisiti dovessero essere soddisfatti, sopraggiunge l’immancabile aumento delle tempistiche espletative burocratiche e una diminuzione dell’importo del mutuo erogabile, il tutto condito alle prospettive incerte di un mercato economico ed occupazionale.
Aumentano quindi i tempi di vendita di un immobile attestandosi intorno ai  184 giorni contro i 168 giorni registrati a gennaio 2011 per le grandi città, mentre in provincia si passa dai 201 a 210 giorni.



In questa situazione economica, tra banche che richiedono condizioni stringenti per concedere mutui e famiglie sempre meno agiate, messe a dura prova da questi anni di crisi economica, si stanno moltiplicando le offerte di formule “rent-to-buy”, ovvero affittare la futura casa con l’obiettivo di acquistarla in seguito.
Molti operatori del settore si stanno attrezzando per adottare questa formula soprattutto quei costruttori, che hanno necessità di realizzare per far fronte agli impegni assunti con le banche. In pratica le formule “rent-to-buy” funzionano con la sottoscrizione, tra il proprietario e il locatario/acquirente, di un contratto di locazione con l’ opzione di acquisto, tale contratto prevede un canone di affitto mensile maggiorato del 10-25%, ed in alcuni casi  anche con punte fino al 50%, rispetto a quello tradizionale, questo perché una parte del canone di affitto, circa il 50%, va ad accumularsi sino a costituire, insieme all’acconto iniziale, un deposito adeguato per la compravendita finale, mentre il restante importo è a fondo perduto e va al proprietario dell’immobile. L’anticipo richiesto in genere è pari al 5% della somma finale per la compravendita, una volta perfezionato il contratto il locatario/acquirente può trasferirsi a vivere nell’immobile come un normale affittuario. La durata della locazione, generalmente,  è di 3-4 anni.
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