ShareThis

STRUTTURA FORMALE

Articolo a cura del dott. Luigi Casiraghi




La struttura organizzativa formale rappresenta il modo in cui l’organizzazione suddivide i compiti tra gli appartenenti all’organizzazione. Per questo motivo è un altro potente mezzo di controllo del comportamento, in quanto è di tutta evidenza che l’assegnare i compiti e definire i ruoli è una manifestazione del potere dei leader riconosciuti. Inoltre i compiti e ruoli vengono definiti attraverso meccanismi di accertamento delle attitudini, competenze, capacità, che sono un insieme di attività dalle quali deriva il coinvolgimento delle persone rispetto agli obiettivi stabiliti dall’organizzazione.
Discutere di struttura formale implica discutere di management, inteso come l’insieme delle persone a cui è demandato il compito di guidare il comportamento degli individui, di coordinare le risorse finalizzandole verso gli obiettivi dell’organizzazione.
Osservazioni pragmatiche 
Non c’è gran che da aggiungere, il paragrafo è pragmatico di per sé, la definizione della struttura organizzativa e la scelta del management sono l’espressione visibile della ripartizione dei compiti, responsabilità, potere, e importante mezzo per guidare i comportamenti delle persone.       
La struttura organizzativa può essere progettata e costruita in vari    modi, e ciò dipende da diversi fattori, come la dislocazione sul territorio, la dimensione aziendale, il grado voluto di accentramento e decentramento decisionale, e altro.   
La posizione di manager, o il desiderio di crescere per diventare manager, rappresenta una leva formidabile di controllo del comportamento. Chi vuole crescere nell’organizzazione si comporterà secondo le aspettative.
La struttura manageriale è la rappresentazione visibile della potenza dell’organizzazione. Il compito dei manager di medio livello è quello di fare una sorta di “sintonia fine” rispetto ai comportamenti che non sono ancora allineati rispetto alle aspettative dei leader.

Relazioni informali
Lavorare in un’organizzazione significa lavorare con altre persone, e le persone con cui lavoriamo influenzano il nostro comportamento. Ciò vale anche nei rapporti tra pari, che non hanno nessun potere formale ne autorità su di noi. Infatti i gruppi di pari sono garanti delle norme sociali che influenzano, ad esempio, quanto sforzo l’individuo mette per raggiungere gli obiettivi organizzativi, o semplicemente l’impegno che gli individui mettono nel fare il loro lavoro. E’ facile da capire, i gruppi sociali di cui facciamo parte influenzano persino il modo in cui ci vestiamo, a volte forzando la nostra personalità, e ciò la dice lunga sulla forza dei fenomeni sociali rispetto alla forza delle caratteristiche individuali.

Osservazioni pragmatiche 
A proposito di relazioni informali, chi ha esperienza di lavoro, specialmente all’interno di grandi organizzazioni, avrà toccato probabilmente con mano l’effetto che può provocare il pettegolezzo e il sentito dire, magari dall’assistente dell’amministratore delegato nella pausa caffè.
Le dicerie aziendali, il pettegolezzo, il sentito dire, sono in genere l’avanguardia delle notizie che stanno arrivando; quando le notizie sono diventate di dominio pubblico ci si accorge, quasi sempre, che i pettegolezzi non erano altro che una rappresentazione anticipata della verità.




Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...