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Notizie flash dal Centro Risorse Regionale

A Cura Della Dott.sa Marina Merlini

Finanziato da Regione Lombardia, nell’ambito dell’iniziativa regionale “Progettare la parità in Lombardia 2011-Piccoli progetti per grandi idee”  il progetto “Generazioni a confronto: la violenza e le relazioni”, classificatosi come primo nella graduatoria regionale.
Il progetto vede come capofila la Cooperativa Liberamente  - Centro Antiviolenza di Pavia, con un ampio partenariato istituzionale: Provincia di Pavia, Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Pavia, Comuni di: Pavia, Broni, Stradella, Vigevano e Voghera.

Un momento della conferenza stampa di presentazione progetto Presenti il soggetto capofila e gli assessori di riferimento del partenariato istituzionale.





Il progetto nasce dal desiderio condiviso di rendere maggiormente stabile la collaborazione tra i diversi attori della rete territoriale pavese coinvolta nella lotta contro la violenza di genere, dal desiderio di implementare all’interno del Centro Antiviolenza un servizio di sostegno alle difficoltà genitoriali e dalla volontà di confrontarsi con le generazioni più giovani sulla tematica della violenza nelle relazioni.
Il centro Antiviolenza di Pavia rappresenta un osservatorio “privilegiato” del territorio, accogliendo ogni anno un numero sempre crescente di donne e minori (nel corso degli ultimi dieci anni, 45 donne nel 2001, 107 nel 2005, 182 nel 2008). Si può ritenere che l’aumento dell’utenza sia stata anche la conseguenza di un lungo percorso progettuale di collaborazione con la rete territoriale che ha portato alla firma di un Protocollo di intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne a giugno del 2010.
La firma del tale Protocollo di Intesa ha rappresentato un passo molto importante nel definire un impegno concreto da parte di tutti i partner firmatari (Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Pavia, Provincia di Pavia, Comune di Pavia, Comune di Vigevano, Comune di Stradella e Centro Antiviolenza) Il progetto “Generazioni a confronto: la violenza e le relazioni” parte proprio dal riconoscere il Protocollo come una risorsa da cui attingere per strutturare una rete territoriale diversificata, caratterizzata da attori con ruoli istituzionali differenti, che devono costantemente confrontarsi per lavorare in modo rispettoso delle differenze e valorizzante della specificità. La provincia di Pavia infatti copre un territorio molto esteso, e quindi si fa portatore di bisogni anche molto diversificati e complessi, a cui rispondono in modo sinergico sia le Istituzioni sia enti del privato sociale. In questo contesto il Centro Antiviolenza, unico Centro presente su tutto il territorio provinciale, si caratterizza come realtà altamente definita nel contrastare la violenza contro le donne, in contatto con diversi attori territoriali, e collabora in modo più o meno coeso con gli enti firmatari del Protocollo d’Intesa e con altri soggetti territoriali che non hanno ancora aderito a tale Protocollo.  Inoltre il lavoro di questo ultimo anno ha portato il Centro ed il partenariato istituzionale ad una attenta riflessione sulle situazione incontrate, soffermandosi  a confrontarsi, con i Servizi Sociali dei diversi Comuni e con le Forze dell’Ordine, sul tema della genitorialità che rappresenta un elemento di evidente criticità sopratutto nelle ripercussioni sulla quotidianità dei minori, in termini di malessere e di indebolimento di possibilità di uno sviluppo evolutivo “sano”.

L’analisi delle storie raccolte indicano che si verificano delle situazioni in cui la separazione si configura come reale strumento di protezione legale, ma allo stesso tempo crea un contesto che continua ad esporre i figli a modalità educative differenti tra i due genitori, in alcune situazioni addirittura opposte, e in cui gli stessi minori diventano strumento di manipolazione e di “guerra” reciproca. L’assenza di una messa in discussione anche da parte dei padri delle proprie responsabilità genitoriali rappresenta sicuramente un indicatore di forte criticità nell’ambito del sostegno ad una genitorialità più responsabile. Infine, dalle indagini svolte direttamente sul territorio, si riconosce come le giovani generazioni siano già esposte a dei modelli relazionali in cui la violenza entra in modo subdolo, attraverso forme sottili ma comunque permesse, veicolata dalle nuove forme di comunicazione e influenzata dai modelli femminili presentati a livello mediatico. Sembra inoltre che la discussione sul riconoscimento dei pericoli all’interno delle relazioni venga relegata ad alcune aree studentesche più attente (per esempio nel contesto universitario), ma che manchi un confronto sollecitato anche dagli adulti in cui gli studenti più giovani possano portare le proprie paure, i timori e le aspettative. Riconosciamo l’importanza di interventi mirati tra i giovani proprio come possibilità di sollecitare pensieri che portino poi a reali cambiamenti culturali nel modo di vivere le relazioni tra uomo e donna.
Il progetto è stato presentato alla stampa lo scorso 22 novembre presso la Sala delle Colonne della Provincia di Pavia. In occasione della conferenza stampa, il vicepresidente e assessore alle pari opportunità della Provincia di Pavia, Milena D’Imperio, ha presentato le iniziative organizzate sul territorio in commemorazione della giornata internazionale contro la violenza alle donne.
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