A Cura del Sommelier Carlo Cav. Aguzzi
Finalmente è arrivato questo Natale, sempre tanto atteso, fonte di piacere dell’anima e del corpo, inteso nel senso enogastronomico.
Per le ricette non c’è che l’imbarazzo della scelta: ogni regione d’Italia ha una sua storia, una sua tradizione che risale addirittura nei secoli passati. Esistono, pertanto, tante varietà di dolci natalizi: molti sono varianti del tema di un pane dolce, arricchito via via di mandorle, miele, spezie, canditi. Accanto a queste golosità si contano anche frittelle, torroni, dolcetti vari. Tra i dessert di Natale il più diffuso è senza dubbio il panettone che trova le sue origini nella città di Milano. La ricetta originale contempla un impasto di farina, burro, uova, zucchero, canditi e uvetta. Per venire incontro ai gusti moderni le industrie hanno pensato bene di modificarne la composizione aggiungendo creme, glassature varie, ripieni dal sapore di arancio o di gianduia. Non so fino a che punto queste “novità” possano attrarre i consumatori. Personalmente sono legato al vecchio panettone, basso e tradizionale.
L’abbinamento di un vino con il panettone classico esclude sicuramente a priori un vino passito, liquoroso o un vin santo. Questo perché la struttura molto lievitata del panettone richiede molta acqua per poter essere facilmente assimilata. Sarà quindi necessario un moscato d’Asti o dell’Oltrepò Pavese, oppure un prosecco di Valdobbiadene extra dry, cioè abbastanza morbido. Essendo oltrepadano (ed un poco campanilista) confermo la mia simpatia per i vini dell’Oltrepò. Mi berrò un moscato spumante, dal colore giallo brillante, con perlate fine e persistente, dal profumo floreale di glicine e salvia, dal gusto fresco, brioso e con retrogusto di mela golden. Natale è tempo di regali. Se proprio non sappiamo cosa fare non spandiamo tempo e denaro alla ricerca affannosa di “pensierini” inutili o improponibili. Regaliamo piuttosto un paio di bottiglie di buon vino, bottiglie che potrebbero risultare utili il giorno di Natale, durante il pranzo o il cenone. Perché il vino, le bollicine, lo spumante rappresentano sempre un momento di gioia, di festa….Buon Natale a tutti.