A cura di Carlo Cav. Aguzzi Sommelier
La domenica è fatta per il relax e per coltivare le passioni che durante la settimana sono sacrificate per il lavoro. Oppure per ritrovare gli amici e godersi una santa “mangiata” in compagnia. Così, domenica scorsa, approfittando di una giornata libera ho fatto una capatina a Sirmione per gustarmi le delizie del lago. Sirmione – è risaputo – sorge su una penisoletta che ha come ornamento la scenografica Rocca Scaligera e le antiche rovine della villa che forse fu del poeta latino Catullo. Il clima è stupendo, il lago incantevole ma anche l’entroterra non è da sottovalutare. Qui si stendono i vigneti della pregiata Doc Lugana, ultimamente un poco soffocati dalle case posto a ridosso della gardesana. Così le viti di trebbiano non si sono potute ampliare ma il vino che se ricava è veramente sublime. Proprio in questo fazzoletto di terra vive e lavora un robusto agricoltore, Pietro Lavelli, di San Martino della Battaglia che del Lugana mi ha saputo raccontare vita, morte e miracoli. Ho conosciuto Pietro , proprietario dell’Azienda “il Pilandro” al Vinitaly di Verona qualche anno fa presso lo stand ove lavoravo come sommelier. Tra un bicchiere di rosso oltrepò e due chiacchiere , tra una scambio “culturale2 sulle differenti tipologie delle zone ed un invito a cena per degustare il suo vino è nata la nostra intesa vinicola ed il mio amore per il Lugana.L’uva è trebbiano ma al contrario di altri trebbiano che sono poco impegnativi dal punto di vista gustativo, il lugana ha sapore suadente ed unico. Il motivo sta proprio nel clima mite, nel terreno che è costituito da una variegata combinazione di argille prevalentemente calcaree e ricche di sali minerali. Il vino che se ne ricava ha colore giallo paglierino ed è dotato di un gradevolissimo profumo , molto ampio, che ci ricorda la mela matura e fiori di campo. Al gusto si presenta secco, armonico, asciutto, di buona persistenza. Per quanto riguarda gli accostamenti il Lugana è un vino da pesce e ben si sposa con quelli d’acqua dolce. Sarebbe tuttavia un errore confinarlo solo con essi perché con un branzino o una sogliola l’accostamento è sicuramente interessante quanto quello tra una trotella o un lavarello. Inoltre accompagna primi piatti delicati quali risotti primavera o creme di verdure. Altra particolarità: il Lugana si può gustare in varie versioni, spumante, tranquillo e passato in legno. A voi la scelta!