A cura di Sommelier Carlo Aguzzi
Ripensando ai vini del 1500 non possiamo trascurare gli scritti di un esperto dell’epoca, una sorta di antenato dei sommelier attuali: Sante Lancerio. Esperto di vini e di geografia girò in lungo e largo l’Italia con sconfinamenti in Francia, concedendosi il lusso di assaggiare i vini prodotti in tutte le zone attraversate. Ricoprì il ruolo di bottigliere sotto il pontificato di Papa Paolo III per venticinque anni (dal 1534 al 1559) e scrisse un trattato sui vini degustati nei viaggi e alla tavola del Papa. Instancabile bevitore visse fino alla rispettabile età (per quei tempi) di 82 anni.
Nella prima parte del suo trattato Sante Lancerio parla dei vini assaggiati durante i viaggi del Papa. Così troviamo che nel suo peregrinare assaggiò i vini di Viterbo (né vini buoni,né acqua buona), Montefiascone (non buoni anche se habbi il nome), Montepulciano e Poggibonsi (ottimi vini), Massa (buoni vini amabili), Castellarquato, in provincia di Piacenza (vini perfettissimi e qui sua Beatitudine si forniva per il viaggio e ne mandava a pigliare anco che fosse a Ferrara o Bologna), Voghera (vini buoni), Alessandria (non buoni), Acqui (buon vino et belli et buoni bagni – riferendosi alle terme ), Savona (ottimi vini bianchi e rossi).
Nella seconda parte del trattato Sante Lancerio descrive e giudica i 50 vini che, a seconda delle occasioni e degli impegni di rappresentanza, venivano serviti alla mensa del Pontefice. Si tratta, per lo più, di vini del centro e del sud d’Italia e di qualche vino straniero. Purtroppo i vini del nord d’Italia non sono nominati ad eccezione dei vini di Salutio (Saluzzo). Vengono citate le malvasie, i trebbiani, il greco d’Ischia, quello di Salerno, il vino Aglianico, il vino di Montepulciano e vini francesi e spagnoli.
Eccovi qualche esempio. Trebbiano: viene a Roma dallo stato fiorenti nodi Valdarno di sopra e da molti altri luoghi ma quelli migliorisono quelli di San Giovanni e Figline. Questa sorta di vino è un delicato bere, ma non a tutto pasto per essere vino sottile, non di colore acceso ma dorato, di odore non troppo acuto, amabile, non dolce, non agrestino. Erano molto grati a Sua Santità; volentierili bevea nell’autunno, fra nuova e vecchia stagione.
Vino di Montepulciano: è perfettissimo tanto il verno quanto la state. Tali vini hanno odore, colore et sapore et volenteri S.S. ne beveva, non tanto a Roma, dove gli erano portati in fiaschi ma ancora a Perugia. Montepulciano è nello stato fiorentino..