Il caffè al ginseng è una bevanda energetica di origine asiatica che, in particolare dai primi anni duemila, ha avuto larga diffusione anche in Italia. È possibile gustarlo al bar, ma anche a casa propria, grazie ai sempre più diffusi preparati in polvere, che in genere prevedono solamente l’aggiunta di acqua calda e di zucchero a piacere (alcuni consumatori ne fanno a meno, dato che il retrogusto è piuttosto dolce, a differenza dell’amaro del caffè normale). La radice del ginseng è da sempre utilizzata in varie circostanze nella medicina cinese, dal momento che ne sono stati scientificamente provati diversi effetti positivi. Il caffè al ginseng è una bevanda gradevole, dolce-amara e dalle molteplici proprietà benefiche; di seguito ne ricordiamo almeno alcune:
•Esattamente come il caffè normale, favorisce l’attività intestinale e la digestione
• Favorisce la circolazione sanguigna e l’equilibrio della pressione
• Diversamente dal caffè normale, non sembra provocare né aritmia né insonnia
• È un buon antiossidante ed antinfiammatorio
• Rafforza le difese immunitarie
• Favorisce attenzione e concentrazione, aiutando a combattere lo stress psico-fisico
Il ginseng sembra inoltre un leggero ipoglicemizzante, anche se bisogna precisare che quest’ultimo aspetto necessita di maggiori approfondimenti: per il momento infatti questa proprietà è stata studiata soprattutto su animali e, nello specifico, su alcuni topolini diabetici; per quanto riguarda gli esseri umani, le ricerche sono ancora ridotte.
Comunque, nonostante i molteplici benefici di evidenza scientifica, bisogna prestare attenzione, come sempre, alla quantità: se non si vuole cadere nella rete degli effetti collaterali, non bisogna mai esagerare nel consumo di qualsiasi cibo e bevanda. È stato infatti provato che un eccesso di caffè al ginseng può causare effetti sgraditi, come nausea, dissenteria, mal di testa, sbalzi di pressione, insonnia, repentini cambiamenti di umore. Insomma, ancora una volta “la virtù sta nel mezzo”.