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Il pane deve avere il suo nome

Il 20 ottobre alle ore 15 presso il palazzo
Gambarana Fondazione Cella di Vescovera verrà presentato il nuovo libro di Ercole Bongiorni



Il nuovo libro di Ercole Bongiorni, che verrà presentato domenica 20 ottobre alle ore 15 presso il palazzo Gambarana Fondazione Cella di Vescovera (Broni), si conclude con un richiamo o, se vogliamo, con una proposta. Un invito a ristoratori, panificatori, amministratori, commercianti, operatori turistici e consumatori che vuole essere di stimolo a far loro comprendere la necessità di dare un diverso valore al pane.
Pane che viene ad esempio presentato al ristorante entro un cestino, o variamente disposto sulla tavola, senza alcuna indicazione sul menù, come cibo comune di accompagnamento, di nessuna rilevanza gastronomica.
Tanto tutti sanno che si tratta di pane e ciò è sufficiente. E invece il pane dovrebbe essere specificato sul menù con l’indicazione del tipo di pane, farina, modalità di cottura, se forno a legna e via di seguito. E’ poi necessaria la precisazione di colui che, come dice l’autore, qul pane l’ha “fatto”, dell’artigiano panettiere, con tanto di luogo del suo negozio e forno, l’indirizzo completo.
In pratica di quel pane si deve sapere tutto, come avviene per il vino in bottiglia, le cui etichette permettono di conoscere vigna, vitigni e vinificatore. Perché il pane artigianale, che è ben diverso da quello industriale e magari fabbricato lontano, è anch’esso un prodotto di eccellenza di un territorio, della sua terra di produzione. Il pane, in una data forma e composizione, è espressione della sua terra, della cultura, storia e tradizioni di questo luogo. Come tale, pertanto, il turista deve avere la possibilità di conoscerlo e individuarlo nello specifico come qualsiasi altro prodotto gastronomico. Insomma il miccone dell’Oltrepò o di Stradella, Città del pane, deve essere apprezzato anche attraverso la conoscenza del fornaio che l’ha creato. L’evento che si svolgerà a Vescovera in concomitanza con la presentazione del libro vuole proprio essere un momento di conoscenza del pane e cereali della provincia di Pavia, del mondo cerealico in generale, di coloro cioè che con la loro lavoro e attività contribuiscono non solo alla nostra alimentazione ma anche a far apprezzare a chi lo visita il territorio pavese.
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